Il volto sempre teso, atteggiato al disgusto
arcigna, supponente, arrogante, biondina
bassa ed insignificante, tutta nervosa
donna uggiosa.
Perchè strilli dalla cucina, rivolta a tuo marito
improperi in tedesco, cafonetta frentana
forse, che la birra bevuta lassù, t'abbia
incarognito, trasformandosi in acido malico?
Ora il dolce nettare di Miglianico lo ribevi
casalinga sfiorita, bestiale gretta donna
vecchia altera dagli occhi di vipera, ma testa da
serpe bisciolina.
Lassam' perd' frà;
ariemecen' a la ches',
lu perdòn ngumingj stanott'
la mojje mè stà a Tamaret'...
( Camillo Catellani; 29 Gennaio 2013 Notte )
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