GENTE CHE VIVE
Gente che lavora.
Non si ferma il mondo,
nell'odore di officine meccaniche
della gomma, delle paste abrasive.
Dalle case basse, profumi soavi
cucina popolare, sana e gustosa
i bambini, sotto, giocano vispi
la mamma osserva e fuma una cicca.
Me ne vado con le mani in tasca
i lunghi calzoni di veluto a costine
un pò aulenti, un pò lisi, un pò stretti
qualche spicciolo, e del tabacco da naso.
Osservo senza estro e senza odio
la gente che vive, indaffarata
per i fatti suoi sen và indifferente
una vecchia signora sbuffa seccata.
Alla vecchiarda son cadute le sporte
frutta ed uova rotolano in terra,
mi affretto a raccogliere e porgerle
gentile mi offre un cafè al baretto
vicino.
Sabato pomeriggio d'estate
le masse sudaticce e sfinite
gironzano per il corso principale
occhiaie, trucchi slavati di donna.
Il faro di San Benedetto di sera
accompagna i pescatori a largo
l'odore del pesce appena sbarcato
inonda il porto di luci e profumi.
( Camillo Catellani; 23 Marzo 2013 Mattina )
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