mercoledì 12 marzo 2014

AIW. AI MARGINI

AI MARGINI

Vivo ai margini
della società.
Mi ritiro all'imbrunire
fra case annerite
e vecchi pali telegrafici.
Passo le ultime lampate
di sole,
in una radura erbosa
fra palazzi popolari
alti, indifferenti.
Dalle tante finestre,
ne vedo sempre una,
illuminata al neon,
è una cucina.
La fisso per vari minuti,
e torno bambino
periferia spoglia,
la mia casa è in fondo.
In fondo al vialone
scarsamente illuminato.
E' una baracca umile
ma confortevole.
Sopra un bandone vuoto
d'olio da motori,
un vaso di rosmarini,
odorissimi.
Ho ricavato nel legno
oramai marcito,
una finestrella.
Dà sulla pianura sconfinata,
brulle e paludosa.
Finestrella che stà
accanto al letto, alla mia destra:
fumo una cicca
ed alito fuori, sono sereno.
Il frastuono e le falsità,
i sorrisi ipocriti
la borghesina città di provincia
è lontana.
Un trattore in disuso è
sul campo, un cane pisola.
Tutto è in ordine in me.
Domenica mattina arriva,
amici di un tempo
mi riconoscono
ma non si fermano,
passano diritti,
mi squadrano con orrore:
Sono cambiato molto, io...


 ( Camillo Catellani; Dalle '12 Poesie' del Novembre 2000 )

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