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lunedì 24 febbraio 2014
AGH. IL SESTO FRATELLO
44.
IL SESTO FRATELLO
"Belli occhi,
ricci i capelli,
soffusa la voce,
ecco un puntino"!
Bussando, apparivi,
così al mondo.
"Bianchetto il tuo sorrisetto,
di palma l'odor del tuo alito
asciutto dopo il discorso su Elena".
Pugnala, pugnala,
questo Dicembre amaro
diventerà, nelle tue frasi,
la fine, per me.
"Il cappottone gualcito,
la farfalla di gangia,
e la città maledetta".
Muovi la testa,
agitati, apri strade
di antipatia.
Scappa, scappa,
scappa da me,
che ti tocco,
solo per amore.
Scappa, con il tuo cappottone nero,
così grande su di te!
Fuggi, per arrivare
al tuo bivio.
Nasce in me, l'amore
morto.
Ti odio; l'etere, amico
or m'aiuta.
Aita estrema.
Cadi, cadi, adesso,
nel vuoto che tu cercasti.
La vita è tua,
io ti avrei dato
la vita, tu la
butti a mare per l'immondizia
delle menti smarrite.
Canta per l'ultima volta,
l'ultimo lamento,
l'ultimo sospiro esalerà,
l'ultimo morituro sospiro
un ragazzo, disperazione
d'un aedo.
L'ultimo di tanti ispidi cranii.
Ed eccolo,
eccolo il sesto fratello,
incartapecorito, angelo esangue,
goccia di sperma sperduta,
ecco l'alieno,
guardate la sua espressione
di pace sublime!
Dategli, presto una croce,
ne ha bisogno,
il suo spirito cerca la morte,
ha bisogno della non-compassione!
No,non parlategli di vita,
ditegli piuttosto di lune rosse!
Parlategli di fosse da sepoltura,
di ceneri grigie,
di fantasmi;
suoi fratelli!
In nome di Dio, impotente!
Dategli un fiore appassito,
preghiamo per questo vivente morto
Dategli ciò che vuole!
Regalate a lui indifferenza!
Origliate, origliate il suo respiro!
Geme, non respira!
Alleluia, è morto, è morto!
Guardate come avanza a passi
piccolissimi, incerti, insicuri,
ammirate, il vuoto, nel suo
sguardo.
Provate a cercarlo, nei suoi
pensieri!
Evviva, non lo troverete!
E' altrove, e vi rimarrà per
sempre!
Cantiamo, cantiamo e danziamo,
con lui, che solo accenna
un passo e capitola al suolo.
Ma no, cosa fate, si rialza
dassolo, non lo aiutate, lui
ne ha bisogno ormai più!
E' nato, oramai, il sesto fratello,
nato dalle ceneri
del quinto, e dalla gangia!
Che bello, che è,sembra
finto, parla, parla,anche!
E' proprio un nuovo fratello
appena nato dalla farfalla di
metallo, con dentro la gangia!
E' straordinario, una farfalla,
nata così, è morta, generando
un bruco, dal bruco morto, è
risorta la larva.
Ecco, ecco la nuova creatura!
...l'orrenda metamorfosi...
Ecco il sesto fratello.
-REQUIESCANT IN PACE-
( Camillo Catellani; Ortona 28 Aprile 1990 )
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