sabato 11 gennaio 2014

AEF. SOLITUDINE E DESIDERIO


 
    SOLITUDINE E DESIDERIO
(Una breve poesia ed un sogno fatto
pochi giorni fà)




                    *** ***

Un barattolo nello spazio
tante miglia fà.
Negli anfratti della mente umana
stanno nascosti sogni e
desideri.

     


Il grande istituto, non sembrava
certo un OPG, sale ampie, luminose,
tanti ragazzi, forse anche ragazze,
dai vent'anni in su, credo, e non
vedevo gente della mia età (46).
Ero in uno di questi stanzoni,
che sembravano aule scolastiche,
ma non si studiava, non si faceva
nulla, c'era animazione ma non chiasso.
Ad un certo punto, come una campanella
di scuola, gli occupanti delle stanze
dovevano uscire, se necessario anche
correndo.
Non credo succedesse nulla, se qualcuno
non usciva, ma era oramai la prassi.
Uscito anch'io, iniziai a girovagare
per l'edificio, nei corridoi affollati,
entrando ed uscendo liberamente nelle
stanze, alla ricerca di XX, semmai
fosse ancora lì.
Ad un certo punto, un ragazzo molto
severo, mi chiama, dicendomi '-Staì
cercando XX, vieni con me'.
Lo seguii, salimmo delle rampe di
scale, larghe ed affollate anch'esse,
ed arrivati al piano successivo,
mi trovai di fronte ad una vasta stanza,
affollata, ed alla mia sinistra,
una panca, con due-tre persone
sedute.
La prima a destra, era lui, sempre
giovane, con jeans azzurro chiari
e pull dello stesso colore.
Mi sorrise, dapprima sorpreso,
poi sempre più felice.
Mi sedetti su una sedia, e lui
si sedette sulle mie gambe in un modo
strano, come un bambino sul
grembo della madre.
Ci fu un potente pianto suo, ed anch'io
ero visibilmente commosso.
Ci stringevamo forte, felici di
rivederci dopo tanti anni.
Del sogno non ricordo altro.

  ( Camillo Catellani; 11 Gennaio 2014 Mattina )



















































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