Lo sguardo irato
dei miei nemici, era fisso sul mio volto
satanico, che ghignava d'una perfidia
sconfinata, mentre i due questurini
desolati, dovettero giocoforza, lasciarmi
andare, dopo un breve interrogatorio
sulla strada, di sera, crudamente.
Come scoppiava di rabbia il goffo
scimmione che credeva già chissà
quale punizione avrei meritato quella
notte.
Ma quella sera, ancora una volta,
la telepatia, i giochi con gli occhi
imparati da vent'anni di frequentazioni
di strani personaggi provenienti
dal Punjab pachistano, e certi operai
indiani del lago di Nenital, mi salvarono
il sedere.
Come affascinai il primo questurino
con degli sguardi obliqui, fino a ridurlo
all'impotenza e alla completa soggezione
psichica, fu cosa semplice, avendola
sperimentata tante volte, come
quella volta, nel 1992, imbambolai
lo sciocco cassiere dell'Autogrill di...
pagando 2500 lire anzichè 150.000
di merce varia comprata in un largo
giro dell'autogrill stesso, riempendo
quattro grossi shoppers: pagai solo
la fila di ciucciotti di caramelle
multicolori...
E come non proferì parola, quella
mezza sega con la barbetta, amico
del bamboccione in bici, quando lo
fissai con uno sguardo terribile, con i
miei occhi gialli.
D'altra parte, che la mia malattia può
sembrare inesistente, non posso
certo negarlo, ma stranamente,
quella sera d'agosto del 2012, c'era
una colossale luna piena che spuntava
alle viste di Piazza San Francesco.
E dei cani che abbaiavano furiosamente
vicino il bar di Franco, e del forte
vento che improvviso si alzò,
immotivatamente, non ho niente
da dire e da pensare: coincidenze...
Resta l'amarezza, per loro, di non
esser riusciti a farmi del male,
e da parte mia, la soddisfazione
di averla ancora una volta fatta
franca, di aver atterrato chI voleva
vedermi cadere.
I manigoldi restarono lì, basiti,
immobili, come grosse pallottole
di carta straccia, senza proferire
parola; che avrebbero voluto
gridar di rabbia, per
l'infausto esito dei loro disegni,
ma sui loro volti contriti,
c'era solo la paura di avere avuto
a che fare con me, che non conoscevano
ed ora mi conoscono, e girano
da me, alla larga...
( Camillo Catellani; 3 Gennaio 2014 Mattina )
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