mercoledì 8 gennaio 2014

AEE. DIALOGHI CON AMMASCIO' - INVERNO

 DIALOGHI CON AMMASCIO' - INVERNO

Come sei tetro oggi Ammasciò.
Ma non vedi, o tu, che giornata: da una settimana sempre
coperto, sempre freddo gelido, non un filo d'aria, non 
una goccia di pioggia, nemmeno un uccellino qui
a Piazza Grue...
Eh sì, Ammasciò, ma quel che manca a noi, è
dentro, e non fuori, gli aspetti esteriori.
Ti raggiòn o tu, io dentro di me starei anche bene,
ma alle volte cedo anch'io, mi lascio ancora condizionare
degli eventi al di fuori me.
Come ti capisco, ma d'altra parte il passato non 
ritorna, penso ancora sai, alla Girella di Lotta
Continua...
Eh...zitto,,,zitto,,,perchè io non ci penzo?
Ma Ammasciò, dimmi, possiamo stare lì
a pensare ad una cosa di così poco conto,
ad oggetto senza alcun valore, e a una scritta
di ragazzotti?
Certo, lo so, lo dici a chi lo capisce, però 
tu sai bene che la Girella di Lotta Continua
aveva un valore simbolico enorme, era un segno
esteriore pieno d'interiorità.
In che senso, spiegati che non ti seguo.
Semplice, sai: l'emarginazione dei ragazzi delle 
Case Popolari, ma anche di Città Satellite, 
di Via Bardèt, di Via Silvio Spaventa, di Via
Thaon de Revel e di Piazza Caduti del Mare
si evidenziava, si esteriorizzava in scritte
sui muri, proprio come i ragazzi di oggi, che 
però, a differenza di allora, sono andati
in paranoia per il troppo, mentre nel 1973,
per il troppo poco.
D'accordo, Ammasciò, ma c'erano anche 
ragazzotti che avevano.
Certo, ed erano i più estremisti, fu proprio
uno di loro, una sera di novembre del '73
a scrivere Lotta Continua sulla base della
Girella.
Accidenti...però chissà se rabbia e furore
furono condivisi in quei giorni...
E certo! Anche io ho fatto parte di un gruppo
Contestatore, ma questi ricordi mi mettono
ancora più freddo...
Hai ragione, in un certo senso gli anni '80
portarono un pò di benessere e di calore,
anche se la gente stava peggio dentro,
ci furono anni violenti...
Me li ricordo, o tu, quegli anni, ma vedi
continuiamo a parlare di fatti e non di stati 
d'animo.
Hai perfettamente ragione, caro Ammasciò,
ritiriamo su bavero e cappuccio e torniamo
a sederci sulla panchina, in silenzio, nel 
gelo di questo gennaio cane, maceriamo
così i nostri pensieri rigidi e secchi.

    ( Camillo Catellani; 8 Gennaio 2013 Mattina )








































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