SOTTO UNA LUNA INDIFFERENTE
Sotto ponte San Francesco, quella notte stessa,
vicino alla grossa pianta, sul terreno un pò viscido,
qualche foglia secca, prime avanguardie di un
autunno non troppo lontano.
Brillava un oggetto opaco, spuntare dal suolo,
pareva avere delle appendici, parevano
cinque.
Finii di orinare, mi avvicinai e capii che era
una mano umana.
Vicino al gommista, c'erano due gatti sfracellati
e dal fiume, si levava una tremula nebbia
opalescente.
Col cellulare provai a chiamare il 113 ma
non c'era campo, stranamente.
Faceva decisamente freddo, per essere
la fine d'agosto.
Restai per un quarto d'ora a fissare una
finestra debolmente illuminata da un neon
e vedevo, da lontano, degli scaffali con
sopra, degli strani aggeggi, non riuscivo
a capire bene; c'era un gran silenzio
attorno a me, e mi sentivo sempre
più a disagio.
( Camillo Catellani; 3 Gennaio 2014 Mattina )
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