CASCAMI
Da solo, negli sgabuzzini all'aperto
dietro casa, con il vecchio, grosso
ricevitore surplus, ascolto una emittente
pirata olandese, sui 48 metri.
Arriva il vecchio camion di mio zio,
accosta e ferma accanto allo sgabuzzino,
mi alzo e apro la sponda del camion.
io, barba Bartolomeo, Baciccia
Traverso e Danilo, il facchino della
Macchinari Bisagno di Nervi, scarichiamo
le casse con i vecchi ricevitori scassati
da ricondizionare.
Sotto una fitta e fastidiosa pioggerellina,
ghiacciata e noiosissima, pigramente
assolviamo quest'incombenza.
Il riparatore ufficiale è barba, io al massimo
assisto e pulisco le radio.
Questo che sta suonando è un
radio serio, non è un scatolame,
gli scatolami, li butto nel mucchio...
Ma c'è mercato anche per questi
vecchi cocci, questi zombies valvolari...
Dietro, l'industria di zio Bartolomeo
procede come sempre, sotto l'acqua
insistente della zona più piovosa ed
umida d'Italia.
Pelli di buoi, viscere, ossa, cascami,
ceneri.
Montagne di carta oleata, sacchi di
solfato di rame, le scatole di Idrossido
di Sodio Anidro (la Soda Caustica
per le olive del savonese), blocchi
di cioccolato fondente da 5 chili,
il sale marino del Monopolio da 25
chili, spugne, vecchie bitte usate
come sgabelli, chilometri di
corde e cordacce usate di navi
e barche, e gli immancabili barili
di salacche.
1-fine
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