|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| Cronache, resoconti, scritti, poesie, pensieri, ricordi, descrizioni d'ambiente, della mia vita, della vostra vita, della vita: la vita. ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 21 settembre 2014
AMC. OGNUNO HA I SUOI PROBLEMI
OGNUNO HA I SUOI PROBLEMI
La bella domenica volge al termine e tu
mi ricordi di andare a prendere un caffè.
L'opzione della bella ucraina del bar di
Piazza Garibaldi, mi alletta, tanto mia
moglie non sospetta nulla, e poi, ass' tè
lu cumbàr, lei sà che io sò, viviamo così.
Ognuno ha i suoi problemi: la giovane,
l'attempata, la nordista, la sudista,
la bella, la racchia.
La bella ucraina non c'è, è tornata
a casa, lì c'è la guerra, il padre stà
male, tornerà a novembre.
La sostituisce una mezza loffa
patentata di Valle San Giovanni,
brutta, grassa e senza denti (mi
chiedo come cacchio ha fatto Yuri
a metterci nà vacca simile arret' a
bangòn de lu bbarr'...).
Francesco Scipioni, Seraffìn lu
fij' de Nicola de la calata arrèt'
a la Villeroy, Maddalena Pignotti,
Nadia e Fleurette di Collatterrato:
la solita fauna anfibia dei bar
del centro... ma oggi sono di buon
umore e chiacchiero un pò con
tutti; mia moglie mi guarda e
ride (Scipioni, suo compagno di
liceo ai tempi dello Scientifico,
anni 70-80, gli è sempre piaciuto,
però oggi cu ssù panzòn, e lla'
coccia pelata, non è che sia molto
attraente...), lo guarda di nascosto,
ma Scipion' ha simbr' stàt' nu puttanir',
vuoi che non se ne sia accorto, ma zitt'...
Niente.
Non sono voluto andare al campo, ieri:
il Teramo ha vinto con il Gubbio,
d'accordo, mi so' perso nà bella partita,
ma sono rimasto a gironzolare per
i Tigli, tra le pattuglie della Questura
che giravano e fermavano, tra le
scemarelle delle scuole che escono
a mezzogiorno, per via del caldo afoso
di questo strano finale di settembre,
e tra i tanti pensionati, annoiati...
Intanto sono tornati gli uccelli neri
che cacano sulla testa della gente
che passeggia per i Tigli...
Alla fine di questa mattinata senza storia,
attendo il pranzo qui dai suoceri, nella stanza
delle radio di mio suocero, il carissimo
Salvatore, che ha il mio stesso hobby:
svogliatamente, mi sento una chiacchierata
di calabresi in Modulazione d'Ampiezza,
ma non ho nessuna voglia di entrare,
resto in ascolto e penso ai casi miei,
chiedendomi come sempre, a cosa serva
in fondo la vita, ma soprattutto A CHI serva...
( Camillo Catellani; 21 Settembre 2014 Mattina )
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