lunedì 4 aprile 2016

ASQ. ABITO ACCANTO UN'OFFICINA


ABITO ACCANTO UN'OFFICINA


Che molando del ferro
manda lapilli abbondanti
nell'imbrunire di sera
del viale solitario.

A pianterreno, la mia
casetta è umida;
dalla finestra di sinistra
osservo, di coltello, il lavorìo
d'una parte dell'officina.
Rumori, vapori, un garzone
in tuta, unto e nero di
grasso, con la cicca in bocca.

Su d'un mobile basso e largo
tengo un baracchino ed un
ricevitore in Onde Corte.
Dalla banda CB m'arrivano
voci di camionisti
in movimento sulle
strade urbane.
La sera s'appressa tranquilla
ceno con degli spaghetti con
alici, e l'aglio fritto in modo
leggero, spende profumi
antichi e fragranti.
Il mio cagnetto dorme beato
sul tappetino a lato della
mia poltona.
Dopo cena resto a luci spente:
dai lampioni gialli, entra luce
soffusa, mentre dalla radio
ora sento marinai al largo
con le loro motonavi.
Vanno a pescare con le lampare:
si sente in sottofondo,
il rumore dei motori sotto sforzo.
Mi concedo una Super senza Filtro,
e senza affanni nè cattivi pensieri,
vado a nanna.

    ( Camillo Catellani; 4 Ottobre 2010 )









































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