QUALCOSA, QUALCUNO
Parco di San Benedetto, al Porto,
scende lentamente la sera, metà
luglio, il Momo, il Reza, ed altri
stanno chiacchierando in attesa
della cena.
Dalla caravana del Momo, l'Ombretta
stà terminando di cucinare il minestrone.
Molto parmigiano versa da un piatto
nella pentola a bollore.
Sinti reggiani.
Dallo skoter dei Fratelli Mundadòr,
suona 'Qualcosa, Qualcuno' di Tozzi.
L'aria è incredibilmente limpida,
il mare che appena s'intravede,
è piatto, d'un blu scuro ed intenso,
quasi nero.
E' spuntata una luna aguzza, e qualche
stella nel cielo che si fà scuro pian piano,
timidamente spunta.
Un pò distante, vedo tutta la scena,
ormai ho quasi 12 anni, tra poco apriranno
tutti gli altri mestieri.
Dopo quasi 40 anni, quando riascolto questa
canzone mi sembra di risentire le voci, i profumi,
le sensazioni e l'atmosfera di quel momento
indescrivibile, rivedo chi non c'è più.
( Camillo Catellani; 28 Aprile 2016 Sera )
Nessun commento:
Posta un commento