sabato 2 gennaio 2016

ARZ. GLI ANNI DELLE COSE PENSATE


 GLI ANNI DELLE COSE PENSATE



Delle cose dette e non dette.
I tempi delle cose pensate, e
delle Cose che Pensano...

(Vedi...in fondo X. e Y. erano simili,
era la loro età, ad unirli, tanto differenti
furono, ma simili, giovani ragazzi, la
cicca di nascosto, la prima pivella, la
musica...Tu stavi nel mezzo osservavi,
intuivi, amavi)...

Pioveva a dirotto, quel tardo pomeriggio
di maggio, ad Ortona, ed il tuo stato
d'animo era fosco.
La BMW in piazza: 'Uhee', lo Zio Nicola!'.
Ma non potevo uscire, e non lo vidi.
Pochi giorni, i genitori, gli zii, i cugini
di Ortona.
Passa veloce un'anno, ed ecco che cambiano
gli attori, lo scenario cangiante però non muta.
Dopo X ecco Y, amici nuovi, sentimenti vecchi.
Un anno di più, maturità, si dice, a piene mani.
Ma in realtà, Immaturità...

Non penso, quindi tu sei...

Ma nelle vere solitudini, quelle grandi,
quelle estive, nei giorni piovosi, quando
ancora non c'era Internet, non avevo le
miei radio, poche cose, ed una esplosiva
gioventù, una voglia di amare mai sopita,
la nobile, nera, solitudine d'estate.

Cos'è un pezzo di sapone, una pistola...

Cos'è un ragazzo innamorato, che in
silenzio ama, e non ama nessuno...

Ma il tempo passa veloce, ed i 18 anni
ed i 19, corrono in fretta.
Arrivano i Venti...

   ( Camillo Catellani; 2 Gennaio 2016 Sera )





























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