IL BAMBINO FANTASIMA
Nella parte ovest della stazione, c'era
una vecchia panchina di legno.
Era davvero vetusta, forse dei primi
anni del XX° secolo.
Seduto, assorto e calmo, un bambino
di sette-otto anni.
Nel potente caldo di agosto,
osservava i binari vuoti.
Pensava al treno che era
ancora lontano da arrivare,
binario vuoto, potenza di
binario pieno, potenza
di treno.
Meriggiava pallido e assorto,
le rotaie bollenti, le pietre,
l'odore penetrante e catramoso
della creolina, quel bambino
era morto.
A casa dei nonni, in cucina,
chiara, assolata cucina
modesta ma linda e profumata
di orzo bollito e minestrina,
un vecchio frigo e sopra,
una vecchia radio, piccola
di plastica, anni '50 del
secolo scorso.
CALATANISSETTA
SOTTENS
MONTECENERI
BOGOTA'
QUITO
PROG.NAZ.1
PROG. NAZ.2
RIPETITRICI
Ripetitrici.
Mentre cercavo di capire cosa ci
fosse sulle Ripetitrici, non mi
accorgevo di essere in una
camera metafisica.
Ripetitrici
Come brevissimi echi ripetuti
Evanescenze
Affievolimenti
Smarrimenti psicologici
Io sono un fantasima.
( Camillo Catellani; 14 Febbraio 2016 Sera )
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