|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| Cronache, resoconti, scritti, poesie, pensieri, ricordi, descrizioni d'ambiente, della mia vita, della vostra vita, della vita: la vita. ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
sabato 13 febbraio 2016
ASK. SUL SOFA' DELLA VITA
SUL SOFA' DELLA VITA
Era, un mal fiume...
Ma ora, al momento, una nube
passeggera, scurisce tutt'attorno
che subito, di repente, il sole
caldo rispunta.
Nuvole di primavera, ma fà ancora
freddo, la guerra delle sensazioni
non è ancora vinta.
Ci sei tu nella mia mente, eterna
eternamente lontana, giovane
affascinante, avvenente, non
c'è niente.
Tu perpetui con telefonate
acerbe e fastidiose la tua amicizia,
fiore che non colsi, eppure sembri
sempre sincera, mentre naso
del tabacco alla menta.
Pelle di serpente, ridi contenta
davanti ad un piatto di cibo caldo
fumante, ti basta poco per essere
al settimo cielo, e mangi a quattro
palmenti, i giri di tavolino fatti in
passato, ti colmano d'angoscia
ma oramai superi il quintale,
sei ricca e soddisfatta, io mi annoio
a seguirti, sei troppo dolce, come
i bignè che ami pappare in gran
copia, la domenica a pranzo.
Ti porto, comunque, nel cuore,
ed a letto, la notte, riesco ad
avere, ancora erezioni, blande,
morbide, ma sempre risolventi,
tu ti accontenti, e ti addormenti.
Resto scontento, musone, io
invece, che desideravo una donna
mordace, violenta nell'amplesso
capace, di provocare sussulti
inconsulti, femmina vera e non
silente, però ho scoperto che
sei asciutta per non mortificarmi
se non hai più il tuo cannone
dei vent'anni.
Fermi e composti,
su sofà della Vita,
passano gli anni
senza note acute
il suono morbido
del blues notturno
ti ha convinta, lo
ascolti adesso
anche tu.
( Camillo Catellani; 13 Febbraio 2016 Mattina )
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