|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| Cronache, resoconti, scritti, poesie, pensieri, ricordi, descrizioni d'ambiente, della mia vita, della vostra vita, della vita: la vita. ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
sabato 4 ottobre 2014
AMK. OGNUNO PENSA A SE
OGNUNO PENSA A SE'
La gente è indaffarata, và di qua
e di là, aspirando forse all'immortalità.
Ma l'autunno, iniziale, incipiente, è
inesorabile.
Porta i primi freschi, pur se quest'anno
di fresco c'è n'è stato parecchio,
perfino in estate.
In Lombardia, ad esempio, ha molto
piovuto, forse è stata l'estate più
piovosa degli ultimi duecento anni.
Sarà stato bene il mio amico del
cuore, lassù, oramai lui, da tanti
anni ha cambiato parlata, da teramano
a milanese di città...
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Nda' è bill' li fiur', mand'màn sott'a ll'acque
l'arrij' è fresc', e la cucin' addòr com' a Pasque.
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PASQUA A GIULIANOVA PAESE
Seduto sopra i tronchi della segheria
sotto la Torre di Porta Napoli
la canuta e gentile padrona
mi guarda severa da lontano
e poi, mi sorride.
La nonna mi porta l'uovo di cioccolato
in realtà le uova sona due,
l'altra è per mia sorella;
mi guarda e mi sorride,
scendo, ringrazio e le do' un bacetto.
L'aria di festa è doppia,
la Madonna dello Splendore
e la Pasqua molto alta
si fondono in profumi vari
a me, molto cari.
La cantina profumata di vino
accoglie gli avventori con
i ceci abbrustoliti in padella
semibruciacchiati, caldi.
Dopo il sole, una pioggerellina
cade silenziosa, rinfrescante.
Venerdì Santo, la Vigilia e la
giornata Santa, quanta gente
a casa mia, quanti amici.
Dopo il pranzo, trionfante di
cibi succulenti della tradizione
abruzzese, i dolci chiudono
l'allegro convivio, mentre
dalla finestra, che dà su
Via del Popolo, si sentono
in lontananza, le prime note
della Banda.
Dagli altoparlanti dell'autoscontro
di mio zio, i Pink Floyd, The Wall,
suonano e si diffondono tutto intorno.
xx - 22 Aprile 1980
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Fiori profumati, una ghirlanda in testa a te
che mi guardi, giovane e bella, e mi sorridi.
Tanto t'amai, e ti desiderai, mai ti baciai
se penso al nostro amore mai sbocciato
sento che io stesso ero un fiore di campo
vissuto però sempre nell'ombra, mai un
raggio di sole, a riscaldarmi il cuore.
( Camillo Catellani; 4 Ottobre 2014 Mattina )
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