COSA FAI?
Cosa fai, ora che non sei più a casa.
Dove passi le tue notti, lontano dagli
affetti.
Ribelle, come sempre, testa calda,
mani fredde, annerite dal freddo,
se abituato a passare le tue notti
da solo, nei parchi della metropoli.
Con chi vai, ora che non ci sei più,
adesso che l'aura di intoccabilità
è cosi forte che le rare volte, io,
abbasso lo sguardo, e transiti,
con uno strano ghigno, una
serena indifferenza infantile.
Chi ti ospita, chi usbergo, dalle
tante insidie, fragile come sempre,
come ripari sotto le stelle, la luna
amico, dove stai, giovanilità, chi sei?
Ti trascini, forse, lungo i viali deserti
di primo mattino, quando le più forti,
si riesce ancora di vederle nel cielo,
quando il silenzio della città non sai
se più ti allieta, o ti angoscia, tu.
Il prossimo ostello, sarà lunghissimo,
che non ne vedrai la fine, ma vivo,
e forse a te, basterà.
( Camillo Catellani, 20 Dicembre 2015 Mattina )
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