giovedì 30 ottobre 2014

AMS. ALSO SPRACHE COCACOLO --- 000-004


   ALSO SPRACHE COCACOLO


Farneticazione 000



1. La conosco da otto anni, sai quante volte
è venuta in macchina con meh...2. Non vuole
neanche che la tocchi così...(stronza)...3. Perchè
c'ha la fagiana d'oro. 4. Crede di avere la fagiana
d'oro. 5. E l'buss del gnao, d'argento. 6. Perlomeno
Sarah, con cinque euro...'mettiamo la varra'? 7. Dove
glielo metto, se non c'è il posto (per gussare). 8. Una
sera, avendo il posto, si và a pigliare springulini e. 9.
Ahhhh...facile...gli do' venti euro, la porto mangiare
pizza. 10. Tu vuoi spendere qualche soldo con una
donna. 11. Tu no, perchè sei giovane, bello, c'hai
Rabarbaro Zucca in mezzo alle gambe. 12. *No, no
non vuol dire...*. 13. Tu c'hai il Fernet Branca, in
mezzo alle gambe? 14. *Ma tu che c'hai, in mezzo
alle gambe*. 15. Il Fernet Branca, bambola...
digestimola... 16. Il Fernet Branca, che quando
lo metto in mezzo alle gambe...digestimola! 17.
C'ho il Brancamenta... 18. Non so' perchè Sarah
mi telefona solo la domenica. 19. A tutti i modi,
il mio cazzo, è sempre pronto, non metterci
di mezzo Sarah, la Mora, la Cavalla et cetera
et cetera. 20. E poi, se io voglio gussare, sono
belini miei. 21. Io mi ingroppo Sarah, sua madre
sua sorella, suo padre, sua zia, il cane ed anche
il gatto... 22. *E la tartaruga!* 23. Quindi, non
state a rompermi i coioni!


Farneticazione 001

1. Questo amico mio, grande amico intimo.
2. In virtù, anche, di un vizio che aveva preso,
purtroppo, forse sparlacciava un pò. 3. Mi disse
*adesso a Beer-Sheva, ho la donna, la mando
in estasi*. 4. Lui aveva 17 anni, io 22. 5. Perchè
mi vuoi umiliare? 6. Far sapere che io c'ho problemi,
che lui tromba, ed io no. 7. *Semo tutti trombatori...
a chiacchiere...*. 8. *Maah...te posso dì na' cosa? 9.
Pe' quanto poi essere dotato...pè quanto poi esse
bravo a letto... 10. C'è sempre nà regola che dev'essere
seguita... 11. Sempre...vfvkflgvbwervg...(non si capisce).
12. Non sei mai tu che 'ffai... 13. Non sei mai tu che
scopi una donna. 14. Ma sempre una donna che scopa
a te... 15. Sono sempre le donne che ti dominano...
16. Ne so qualcosa...*. 17. E se la donna non te la
vuole dare?  





Farneticazione 002


1. Ti vedo un pò giù, Orè, che c'hai. 2. Te sei sposato,
hai realizzato il sogno della tua vita... 3. *Dormimo
da due anni in camere separate. 4. Io qui a Ostia sò felice,
ma appena torno a Roma... 5. A pensà a mi moje, che nun
m'aspetta mai... 6. Ho voluto la bella rumena... 7. Torno,
è tutto spento, la stufa non l'accende, non me cucina...
8. La trovo sempre dietro al laptop * 9. Strano...mia madre
invece, mi dice sempre quando è che ciapi moglie...
10. * Er senso vero d'aa vita...nun sposasse proprio...
11. Quello d'arimanè ddà solo... e stà tranquilli... 12.
E nun desiderà niente... 13. Le vedi...tutte bellissime,
stupende...e poi...vuote...come le lattine della birra...
quanno nun ce stà più gnente drento...vuote...*
14. Sì, però da qua, si vedono...belle, eleganti. 15.
*Seh...sembrano bomboniere...con le loro belle
mozzarelle attaccate davanti. 16. Tanto prima o poi...
tzzzzzzztzzz (non si capisce) sono vuote. 17. Per
quanto possono essere belle...intelligenti...tanto
prima o poi... 18. Perdono tutto...poi, dopo se 'sse
scopre pure che è na' stronza... 19. Io ho detto...
non lo so, oggi come oggi, come và a finire con

mia moglie...* 20. Se vuoi, ti faccio conoscere
una tipa che mi abita vicino...fisico palestrato,
ventisei anni... 21. * No...nun m'hai capito...un
convento, un monastero...* 22. Ehh, un monastero,
addirittura... 23. * Più su...di più...una cella, un rifugio
sulle montagne...* 24. Il Monte Athos... 25. * ...Di più...*
26. Beh...mah...ma più su di quello...cosa c'è...
27. * A fare l'eremita, sai che vuol dire...* 28. Vedi
tu. 29. *Tanto alla fine, guarda, l'uomo, che
sà veramente amare, è l'uomo solo. 30. Non
l'amore carnale: ama il prossimo tuo come
te stesso*.





Farneticazione 003




1... ''E la coppia ritardataria, ci ha tanto bisogno d'aria''...
2. 'Ndiamo alle 'ascine...ndiamo a Firenze? 3. Ti faccio
vedè 'i 'fiorentino...che c'ho qui in mezzo le gambe...
4. A che ora ti alzi la mattina? 5. *Alle sette*. 6. Dopo
dicono che i sinti non fanno niente. 7. *...Si grattano
la fregna!...* 8. I gagi non fanno niente, si alzano alle
sei, fanno un casino...come quelli che abitano sopra
noi... 9. *Le sedie movono...le sedie...* 10. No, i tacchi...
i tacchi. 11. * Ehhh, i tacchi, davèro, una volta la Concìn
glielo ha detto...'Oh leccafregne, leccacazzi marci...',
'Signora come si permette!' 12. *'Volemo dormì!' 13.
Prima la rachià si è venuta a lamentà qua' perchè
enno rotti i cessi pubblici. 14. 'Chi li ha rotti i bagni?'
15. Che cazzo ne sò chi l'ha rotti... 16. 'E ora io dove vado
a farla, dove vado a reclamare!' 19. Eh...dal cazzo de tu nonno,
va' a reclama'...!

Farneticazione   004 



1. Noi abbiamo le panze, per gussare, ci vuole il panzer...
2. Lei è grassa...ha la il grasso attorno alla bernarda...
3. La fai andare in estasi? 4. Tu devi andare con Donella e
la Bionda insieme...le fai morì... 5. Anzi, loro te fanno morì...
te fanno scolà... 6. *Ci stanno li donne che...me oui...uhhh.
ti fanno...ehhh...* 7. Ehh, ci stanno...è pieno! 8. Che i mariti
non gli danno il pasqualino...il marito non gli dà il niculino...
9. Eh...una volta gli ho toccato una tetta, in macchina...
10. 'Non ti permettere più...nessuno si è deve permettere
di toccarmi...'. 11. Io non ci vengo più, qui in macchina
con te! 12. *Ma vaffanculo a soreta!* 13. Bravo! Glielo
volevo dire...sciacquati dai coglioni bella...che di te me
ne batto le balle... 14. Quella c'ha la fagiana non d'oro...
di platino! 15. In otto anni, non mi ha mai fatto fare nulla.
16. * Bella roba...ci fanno tele ragni...sulla sua minci...*
17. Bella la mia Cavalla... 18. *Oui...compri le pizetta e birra
e te la dà...* 19. Nessuna donna vuole che gli tocchi le
tette. 20. Io devo conoscere una che... 21. *Sai perchè...
le femmes...gelose de le mostos', de li tette... 22. E' gilòs
de le tette, non vuole...ha detto uomini che gli piace...
non scopa... 23. Così...gli uomin'...li donne...(confusione di
arabo e francese, incomprensibile). 





   ( Camillo Catellani; Ottobre-Novembre 2014 )






 



domenica 26 ottobre 2014

AMR. STRADE, STRADE


STRADE, STRADE



Ora ripercorro mentalmente le strade
semibuie di periferia, dove il vento
caldo di fine agosto, muoveva leggermente
i vecchi lampioni di ghisa dalle luci
fioche.
Pali telegrafici, le Nazionali Semplici in
tasca, ed una cicca in bocca, gola arsa
e bruciante, alto e dinoccolato, ero io,
a vent'anni, nel 1949.
I miei amici, Zoranas e Tocciolo, Purcis
e Ciuris, tutti poco più che ventenni,
giovani già disillusi, nessuno di essi
volle mai partire, nessuno volle mai
andar via dal Friuli.
Ma io ero solo.
E mai avrei lasciato la mia terra,
mai i profumi e la gente di Carnia,
i grasselli a Natale, le marasche
e le marene di luglio, ma soprattutto
gli occhi di Francesca, che mi spiavano
da dietro la finestra, e ridevano
felici di non avermi amato mai,
che pure la bramavo tanto.
Come morì, tragicamente, sotto
il treno tre anni dopo, per amore,
un amore immenso, non corrisposto,
per Beniamino Gruppo, il garzone
del fornaio sotto casa mia, che amava
Mirna Cavulic, sfollata da Fiume.
Oggi, come allora, non vado in nessun
posto, i miei viaggi sono quasi esclusivamente
mentali.

   Fiorino Reza, Tolmezzo 1998

   ( Camillo Catellani; 26 Ottobre 2014 Notte )


















sabato 25 ottobre 2014

AMQ. OCCHI AZZURRI (Per l'amica Paola F.)


OCCHI AZZURRI   

(Per l'amica Paola F. con un bacio)


Occhi azzurri di mattina, 
talismano contro i mali, 
carezza dei miei sogni, 
tutta la poesia 
di una giornata di sole 
e di un bel piatto di fagioli 
con le cotiche, 
cucinati nel mio castello per te... 

 ( Camillo Catellani; Marzo 2014 )



venerdì 24 ottobre 2014

AMP. OLGA



 OLGA

Il tuo volto guarda diritto
inespressivo prima, poi
severo, non trapelano
emozioni, non si notano
cedimenti o lacrime.

Olga, sei una donna leale,
la tua onestà è a tutto tondo
e sei molto orgogliosa, la tua
vita è senza macchia, per davero.

   ( Camillo Catellani; Ottobre 2014 )

venerdì 10 ottobre 2014

AMN. I SOGNI DI MAGGIO (In ricordo di E.V,)

   I SOGNI DI MAGGIO

        (In ricordo di E.V.)


Ora tua madre e tuo padre, piangono
tu non ci sei più, caro amico di gioventù
suonavano Le Orme, ricordi dolcissimi
la magia di Ortona, i sogni di maggio.

Adesso non ci sei più, resta una foto
il calore dell'asfalto di Piazza Plebiscito
la mattina radiosa, solare, della tua città
gli anni perduti, i guai perpetrati.

Non ci saranno più le allegre risa
di noi, ragazzi pieni di futuro
non più le gite al Castello Aragonese:
si vedeva, arcano, un mare blu cielo.

Come la Vita ti prese, un giorno di
primavera ti spense
lacrime di amici lontani di un attimo

distante, perduto nel tempo.

  ( Camillo Catellani; 10 Ottobre 2014 Mattina )













sabato 4 ottobre 2014

AMK. OGNUNO PENSA A SE


OGNUNO PENSA A SE'

 La gente è indaffarata, và di qua
e di là, aspirando forse all'immortalità.
Ma l'autunno, iniziale, incipiente, è
inesorabile.
Porta i primi freschi, pur se quest'anno
di fresco c'è n'è stato parecchio,
perfino in estate.
In Lombardia, ad esempio, ha molto
piovuto, forse è stata l'estate più
piovosa degli ultimi duecento anni.
Sarà stato bene il mio amico del
cuore, lassù, oramai lui, da tanti
anni ha cambiato parlata, da teramano
a milanese di città...

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Nda' è bill' li fiur', mand'màn sott'a ll'acque
l'arrij' è fresc', e la cucin' addòr com' a Pasque.

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  PASQUA A GIULIANOVA PAESE


Seduto sopra i tronchi della segheria
sotto la Torre di Porta Napoli
la canuta e gentile padrona
mi guarda severa da lontano
e poi, mi sorride.

La nonna mi porta l'uovo di cioccolato
in realtà le uova sona due,
l'altra è per mia sorella;
mi guarda e mi sorride,
scendo, ringrazio e le do' un bacetto.

L'aria di festa è doppia,
la Madonna dello Splendore
e la Pasqua molto alta
si fondono in profumi vari
a me, molto cari.

La cantina profumata di vino
accoglie gli avventori con
i ceci abbrustoliti in padella
semibruciacchiati, caldi.

Dopo il sole, una pioggerellina
cade silenziosa, rinfrescante.
Venerdì Santo, la Vigilia e la
giornata Santa, quanta gente
a casa mia, quanti amici.

Dopo il pranzo, trionfante di
cibi succulenti della tradizione
abruzzese, i dolci chiudono
l'allegro convivio, mentre
dalla finestra, che dà su
Via del Popolo, si sentono
in lontananza, le prime note
della Banda.

Dagli altoparlanti dell'autoscontro
di mio zio, i Pink Floyd, The Wall, 

suonano e si diffondono tutto intorno.  

 xx - 22 Aprile 1980



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Fiori profumati, una ghirlanda in testa a te
che mi guardi, giovane e bella, e mi sorridi.
Tanto t'amai, e ti desiderai, mai ti baciai
se penso al nostro amore mai sbocciato
sento che io stesso ero un fiore di campo
vissuto però sempre nell'ombra, mai un
raggio di sole, a riscaldarmi il cuore.

   ( Camillo Catellani; 4 Ottobre 2014 Mattina )