|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| Cronache, resoconti, scritti, poesie, pensieri, ricordi, descrizioni d'ambiente, della mia vita, della vostra vita, della vita: la vita. ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
lunedì 23 maggio 2016
ATH. AM VEN IN MEINT...
AM VEN IN MEINT...
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Penso a te con poca tristezza,
solo nostalgia e malinconia.
Sei nella mia mente,
ogni cosa tua è mia.
Penso a te con poca tristezza
solo amore voglio solo amore
che non trovo, sei nella mia
mente.
Nostalgia di un nulla vissuto
dove sono i quaresimali tuoi
non-occhi dolci, sei come sei.
Ottantasei.
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
13 Maggio '86
Suonano i Nomadi.
Canzoni ariose.
Penso a Em.
I suoi occhi dolci.
Ma tu, Em. non pensavi a me
chi fà da sè và da sè.
Penso ai tuoi occhi dolci
ma non troppo, anzi a dir il vero
neanche occhi.
Suonano i Nomadi,
Vai via cosa vuoi,
Sembrava il 1970
Mexico e Nuvole
Nuvole e Mexico
ma era l'Ottantasei.
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Avem fat i milioun
ma t'hai da dir
anca quandi ier
l'eri stesa gio'
per tera, la schina nuda
a spaler la gera
chi gh'era, chi gh'era.
Adesa le' se n'è ane'
anca mi el vado via
voi turna' dai miei fradei
24 Maggio Millenovecentottantasei.
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
( Camillo Catellani; 24 Maggio 2016 Pomeriggio )
Divertissement sui testi originali del Maggio 1986
martedì 17 maggio 2016
ATG. MA IO NON CI VADO
MA IO NON CI VADO
DIVAGAZIONE
La bella quarantenne gioviale
e giovanile, è sempre pronta.
Ticket, e via, lei si dà, porti
una bottiglia, fà segata, poi
quel che vuole lei, non tu.
Ma io non ci vado,
da lei non ho nessuna voglia,
l'Uomo-Coglione non approfitta
della bomboniera e la Donna-
Confetto.
CUORE DI PANNA
Cuore di burro, per un accordo galante
evitare figure barbine, sempre,
'girati, denudati, rivestiti, siediti'.
Incontri senza esito, due bignè
cremissimi, e non pensarci più.
Faccia butterata presto o tardi,
lo fà, lo fava forse anche prima
ma non è dato sapere, meglio
non indagare.
TUTTO SCORRE AL MEGLIO
Che meglio non potrebbe, come anni fà
quando una sirena dal mio PC, fece
sussultare mia madre, una sera di giugno:
la guerra al di la del mare faceva paura
anche a noi...
Oggi come allora, tanta è la Voglia di
rimettermi in linea, non è detto che
riesca, ma i segni ci sono tutti.
MESSAGGI CRIPTATI
,,,,,,,,,,,Meglio non,,,,,,,,,,,,,,
.......il corno, è fissato!............
\\\\\grassa, è grassa, di pancia \\\\\
---viso butterato, panza e mostose---
||||||Cita, delle Scimmie||||||
//////Il baciapile non attecchisce/////
''''''''''A loro piacciono grasse''''''''''
_____Un sorriso al limone______
++++La notte illumina, 2-W-Diurna+++
( ZXL 17 Maggio 2016 Sera )
mercoledì 11 maggio 2016
ATF. PRIMA DI SPEGNERE
PRIMA DI SPEGNERE
Dire e non dire,
passato e avvenire,
acqua passata,
cipolla e frittata.
Il 7 mi ha rotto le balle,
che voglia di tornare
indietro, all'XP partizionato,
sotto il 98 SE...
I virus la fanno da padrone,
non ripulisco il laptop
vecchiotto con poca RAM,
non mi fà installare praticamente
più niente, mi manca il Cakewalk,
da quanto tempo non compongo
più un MIDI...
Clic su un file immagine, l'anteprima
in un punto dello schermo,
impostato come pagina web...
Rivoglio Altavista con le lingue
il sito Crusex, per fare le porcate
on-line, dietro al monitor 'che non
è manco di 14 polici'...
La collezione di Computer
Magazine 1999-2000 buttata via,
(c'erano anche diversi Il Mio
Computer), ricordi computerizzati,
il Linguaggio Ministeriale:
Audiomofiche Computerizzate,
la SB 16 ISA, e la pubblicità
sulle riviste, della SB Live!
fantascientifica, che comprai
qualche mese dopo...
La mia perplessità davanti
la Finestrella 'Apri con...',
aprivo tutti i file...con il
Paint di Windows.
Lo sfondo del Desktop
Pied-de--poule...
( Camillo Catellani; 11 Maggio 2016 Sera )
Dire e non dire,
passato e avvenire,
acqua passata,
cipolla e frittata.
Il 7 mi ha rotto le balle,
che voglia di tornare
indietro, all'XP partizionato,
sotto il 98 SE...
I virus la fanno da padrone,
non ripulisco il laptop
vecchiotto con poca RAM,
non mi fà installare praticamente
più niente, mi manca il Cakewalk,
da quanto tempo non compongo
più un MIDI...
Clic su un file immagine, l'anteprima
in un punto dello schermo,
impostato come pagina web...
Rivoglio Altavista con le lingue
il sito Crusex, per fare le porcate
on-line, dietro al monitor 'che non
è manco di 14 polici'...
La collezione di Computer
Magazine 1999-2000 buttata via,
(c'erano anche diversi Il Mio
Computer), ricordi computerizzati,
il Linguaggio Ministeriale:
Audiomofiche Computerizzate,
la SB 16 ISA, e la pubblicità
sulle riviste, della SB Live!
fantascientifica, che comprai
qualche mese dopo...
La mia perplessità davanti
la Finestrella 'Apri con...',
aprivo tutti i file...con il
Paint di Windows.
Lo sfondo del Desktop
Pied-de--poule...
( Camillo Catellani; 11 Maggio 2016 Sera )
ATE. LE BELLE SERATE INUTILI
LE BELLE SERATE INUTILI
In quei giorni, in quelle sere
faceva caldo, come sempre.
Tu avevi nuove cose, nuovi interessi
credevi di esserne uscito,
ti sentivi nuovo, altro.
In quelle sere, allo stesso posto
di sempre, con la stessa gente
le stesse persone, le stesse
facce, più o meno importanti
più o meno interessanti.
C'era la musica, come sempre
le luci, l'allegria, qualche amico,
qualche donna, e poi...
Poi, ogni tanto, quella melodia
quella canzone da chiodi,
quell'uggio mortale, quella
infinita voglia di piangere,
di spaccare tutto, rompere
a sediate la casa, il lavoro
la gente che non c'entrava
niente.
Immaginavi di vederli mano
nella mano, lì nella piazza,
immaginavi di non vederli
ma di sentire la loro presenza,
restare calmo, indifferente,
dissimulare.
Mai un giro per la piazza, per
vedere se ci sono, se c'erano,
per godere di una sofferenza
micidiale, vederseli di fronte
e non dire nulla, come se
niente fosse.
La tua dualità, come sempre
aveva più braccia di Visnu'
ma certe cose non si possono
camuffare.
Tutto inutile, un altro anno si
srotola velocemente, i pochi
giorni in fondo di Giugno
volano e verrà Luglio, subito
sarà la Festa del 2 Luglio,
poi tutto sarà solo un ricordo,
e con esso andrà a farsi benedire
la tua presunta superiorità,
la tua voglia assurda di essere
ciò che non puoi essere,
l'iilusione di provare a di nuovo
a vivere; dimenticare un amore
più grande di te e del mondo intero.
E la canzone di Mondiali '90,
seguiti sulle Ultra Corte per inerzia,
la risenti ogni tanto, e sempre
ti torna in mente quell'immagine
serale, in un mondo, il tuo mondo
pieno di tutto ciò che volevi
ma senza un atomo d'amore.
( Camillo Catellani; 11 Maggio 2016 Sera )
lunedì 9 maggio 2016
ATD. IL PATRIK
IL PATRIK
Si aggira tra le baracche d'entrata e i bersagli, come
in trance: le pulsioni di uomo che cerca la sua donna
che sua non è...
Si ferma un attimo a parlare con un tale, vicino
alla rotonda a hoplà, poi, rivà, calmo, ieratico, ma
all'interno, che tormento.
Perfetto dissimulatore, l'uomo in preda a voglie
di sesso furioso e voluttuoso, nasconde a tutti
il suo sacro fuoco.
Ma c'è chi lo scopre, chi conosce lui, senza
problemi, false congetture, dalla cassa dello
skotter lo vede andare in giro per la piazza
come un'anima in pena, e se la ride, fino
a iersera 'Di lei non me frega più niente,
il mondo pullula di belle donne'...
L'Amos non si fà fregare, ma la Betty
disperata, per quel figlio ormai ventenne
senza una pivella, da quando s'è lasciato
con la Pamela Ponti, vorrebbe trovargliela
lei, una buona.
La cuglna Jeni Orlandini, ora è a Busto
col circo e non torna da queste parti
fino a novembre, la Betty vorrebbe
darla al Patrik ma lui non ne vuol
sapere, non vuole 'Mettersi a fare
l'artista', che coi leoni non ci vuole
avere niente a che fare, e la Jeni,
ragazzza gioviale ma pratica ed
energica, s'incazza un po' quando
sente la storia dei leoni e dei cavalli,
che quel beccamorto di suo cugino
gli ripete ogni volta per prenderla
per il culo, ben sapendo che sono
anni, che hanno levato gli animali.
Il Patrik non è mai stato un ragazzo
facile, da quando mise incinta, a soli
quattordici anni la Miryam, figlia del Denim
Zorzi, che ne avena tredici, e dovette scappare
dagli zii in Toscana, restandovi per
quasi un anno.
Poi tutto si aggiustò, ma non potevano
certo mettersi a vivere insieme che
erano due fiòli anche loro...
Eccolo lì, il Patrik dai bei capelli lunghi
e biondi, vagare come uno spettro tra
i mestieri del parco di Forlimpopoli,
tra l'odore delle piadine in cottura
ed i fili dello zucchero che profumano
la 'casetta' della madre, che mentre
prepara i pop-corn smiccia incazzata
il figlio insensato, far flanella per
quella pivella che forse, oggi non sarà
nemmeno venuta in piazza...
( 9 Maggio 2016 Mattina )
mercoledì 4 maggio 2016
ATC. Как красиво, как утреннее солнце
Как красиво, как утреннее солнце
Молодежь на ветру,
Мой свет, и вещи
вокруг меня.
Это было так красиво, как утреннее солнце,
чистый, ясный, и не думать о ней
она не любит меня, и я не имею
когда-либо любил.
Я боялся темноте, тени, призраки
бессознательное, романтический
допущения, мечи, щука
и древние алебарды, проколол
в его глазах.
Пять драгоценностей на лбу,
третий красный огонь глаз
и огонь в его жилах,
Я люблю потребляются в
знойная ночь, и не видят друг друга,
никогда не встретиться снова.
Это было так красиво, как полет
цапли, голубой цапли в небе
ворон и голубь.
Только для ваших глаз.
Вы были внутри меня, я жил в вас
очень далеко, но всегда рядом,
блондинка бреду с поцелуями
насильственная, пламенный и плотское.
На сегодняшний день он остается с вами, что
горстка пепла, любовь
сожжен на краях моего
серое существование.
Молодежь на ветру,
Мой свет, и вещи
вокруг меня.
Это было так красиво, как утреннее солнце,
чистый, ясный, и не думать о ней
она не любит меня, и я не имею
когда-либо любил.
Я боялся темноте, тени, призраки
бессознательное, романтический
допущения, мечи, щука
и древние алебарды, проколол
в его глазах.
Пять драгоценностей на лбу,
третий красный огонь глаз
и огонь в его жилах,
Я люблю потребляются в
знойная ночь, и не видят друг друга,
никогда не встретиться снова.
Это было так красиво, как полет
цапли, голубой цапли в небе
ворон и голубь.
Только для ваших глаз.
Вы были внутри меня, я жил в вас
очень далеко, но всегда рядом,
блондинка бреду с поцелуями
насильственная, пламенный и плотское.
На сегодняшний день он остается с вами, что
горстка пепла, любовь
сожжен на краях моего
серое существование.
lunedì 2 maggio 2016
ATB. BELLO COME IL SOLE DEL MATTINO
BELLO COME IL SOLE DEL MATTINO
La gioventù data al vento,
leggerezza mia, e delle cose
attorno a me.
Ero bello come il sole del mattino,
pulito, netto, e non pensavo a lei
lei che non mi amava, e non ho
amata mai.
Temevo il buio, le ombre, i fantasmi
dell'inconscio, romantiche
supposizioni, di spade, picche
ed antiche alabarde, trafitte
nei suoi occhi.
Cinque rubini sulla fronte,
il terzo occhio rosso fuoco
ed il fuoco nelle vene,
l'amore consumato in una
notte torrida, e non vedersi,
non incontrarsi più.
Ero bello come il volo degli
aironi, l'airone blu nel cielo
il corvo ed il colombo.
Solo per i tuoi occhi.
Eri dentro di me, vivevo in te
lontanissima, ma sempre accanto,
bionda delirante di baci
violenti, ardenti e carnali.
Oggi, non resta di te, che un
pugno di cenere, l'amore
combusto ai bordi della mia
esistenza grigia.
( Camillo Catellani; 2 Maggio 2016 Mattina )
La gioventù data al vento,
leggerezza mia, e delle cose
attorno a me.
Ero bello come il sole del mattino,
pulito, netto, e non pensavo a lei
lei che non mi amava, e non ho
amata mai.
Temevo il buio, le ombre, i fantasmi
dell'inconscio, romantiche
supposizioni, di spade, picche
ed antiche alabarde, trafitte
nei suoi occhi.
Cinque rubini sulla fronte,
il terzo occhio rosso fuoco
ed il fuoco nelle vene,
l'amore consumato in una
notte torrida, e non vedersi,
non incontrarsi più.
Ero bello come il volo degli
aironi, l'airone blu nel cielo
il corvo ed il colombo.
Solo per i tuoi occhi.
Eri dentro di me, vivevo in te
lontanissima, ma sempre accanto,
bionda delirante di baci
violenti, ardenti e carnali.
Oggi, non resta di te, che un
pugno di cenere, l'amore
combusto ai bordi della mia
esistenza grigia.
( Camillo Catellani; 2 Maggio 2016 Mattina )
domenica 1 maggio 2016
ATA. SULL'ESATAU --- PARTIRE E' CRESCERE --- 2
SULL'ESATAU --- PARTIRE E' CRESCERE --- 2
Ciao Sergio, ciao Massimiliano.
Si và.
Si parte, torno ai miei appartamenti, a casa
giù in Abruzzo, dopo la bella sosta di un
mese, l'ultima, a Perugia.
A Perugia, sarei di nuovo stato, ma solo
di passaggio.
Autunno pieno, novembrino, su
pelle colline tra il capoluogo e
Colfiorito.
Belli i tornanti, belli i colori caldi
e l'aria umida, belli gli stati d'animo,
seppur un po' tristi: addio amici,
coppia formidabile che non
frequenterò più.
Ma a diciassett'anni, i distacchi paiono
leggieri, nascondono una certa potenza
d'allegria, ci si rivede, è naturale, è noto.
Già controcorrente, a 17, sull'Esatau,
la consapevolezza che non sarei mai
più tornato a Perugia, perlomeno con
i mestieri.
Allora non posso dimenticare la canzone
che avevo fortissima, in quei momenti
in testa, e fischiettavo: Umanamente
Uomo il Sogno di Lucio Battisti.
Forse anche 'Io Vorrei, Non Vorrei...'.
Il fatto è che comprai la cassetta-raccolta
dei successi di Battisti, ad un banco,
alla Fiera dei Morti, qualche giorno
prima.
Scritto per il blog, ad 'uso interno',
tanto chi legge.
Scritto come sempre, in presa diretta,
niente meditato...
Massilmiliano e Sergio, Arezzo e San
Sepolcro, io, pescarese-teramano, ero
l'intruso.
Vabbè, non c'è molto da star a guardare
la provenienza, tra dritti conta sempre
fino ad un certo punto, anche se poi
conta forse più di quanto non sembri.
La mia idea, che mi sono fatto con
gli anni, è che il duo tosco d'amici,
avessero un animo meno incline
alla poesia, degli animi decisamente
più prosaici...
Lo Stadero Toscano, a volte aveva
uno sguardo annacquato da triglia,
ma era una sua carattestica.
Sul camion del ritorno, di quel ritorno
ricordo solo quel pezzo tra Perugia e
Colfiorito, i tornanti collinari, ed il mio
doppio stato d'animo, triste per il
distacco che sapevo definitivo, non
solo dai due amici, ma anche da un
mondo, ovvero i dritti di Perugia,
cui molti dei quali, tempo addietro
anche di Terni e qualcuno addirittura
di Rieti; allegro per il ritorno a casa,
semplicemente.
Partire è un po' morire, anche se quando
si è ragazzi, in realtà, è crescere...
( Camillo Catellani; 30 Aprile 2016 Sera )
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